Sacro Bosco di Bomarzo |
Oggi vi parleremo del cosiddetto “Parco dei mostri” di
Bomarzo, in provincia di Viterbo, mirabile giardino realizzato nel XVI secolo
dal principe Pier Francesco Orsini, detto Vicino, su progetto dell’architetto
Pirro Ligorio, probabilmente per ricordare l’amatissima moglie Giulia Farnese e
alleviare il dolore per la sua morte. Il giardino, conosciuto anche come Sacro Bosco
di Bomarzo, composto da sculture ricavate da blocchi di peperino, una roccia
magmatica usata anche dagli etruschi, sembra delineare un misterioso percorso
iniziatico tra sculture, monumenti e templi che richiamano figure mitologiche
classiche e simbologie arcane; spesso sulle sculture sono incise frasi
ermetiche che sembrano misteri che il visitatore dovrebbe decifrare per
cogliere appieno il significato nascosto dietro l’ideazione di questo
incredibile giardino. Secondo una teoria il vedovo Vicino Orsini, nel creare i
complessi simbolismi del giardino, potrebbe aver fatto sue le suggestioni del
testo “Hypnerotomachia Polyphilii”, noto anche come “Sogno di
Polifilo”, di Francesco Colonna, che narra un sogno nel quale Polifilo
intraprende un viaggio simbolico per ritrovare la donna amata, Polia. La
scultura più nota del giardino è la
statua dell’Orco, la cui enorme bocca si apre rivelando una caverna; qual è il
significato di questo oscuro e inquietante simbolo? Sul labbro superiore è
incisa la frase “Ogni pensiero vola”: proprio come la nostra immaginazione, che
non può fare altro che perdersi tra i molteplici misteri senza risposta del
magnifico Sacro Bosco di Bomarzo, sublime capolavoro di architettura ed
esoterismo.
Statua dell'Orco |
TC