Castello di Poppi |
Oggi vi racconteremo la storia di Matelda, che nel XIII
secolo era la sposa del Conte Guidi, signore del castello di Poppi dei Conti
Guidi, nel territorio di Arezzo. Il matrimonio di Matelda, come quasi tutti i
matrimoni della nobiltà del tempo, era stato un matrimonio combinato per
questioni territoriali e politiche, e molto probabilmente Matelda non provava
alcun sentimento per il marito che era stata costretta a sposare; ma Matelda
non aveva per niente il carattere della donna che subisce passivamente la sua
situazione matrimoniale, ed essendo particolarmente avvenente e affascinante si
divertiva con parecchie avventure extraconiugali. I suoi molteplici tradimenti
erano connotati però da un’orribile e macabra fine: con grande spregiudicatezza
e crudeltà Matelda, per essere sicura che nessuno potesse rivelare al marito la
sua infedeltà, al termine dei suoi incontri amorosi faceva uscire i suoi amanti
da un passaggio segreto che terminava in un pozzo sul cui fondo lame acuminate
facevano scempio dei corpi dei malcapitati. La depravata e sanguinaria condotta
di Matelda durò fino al giorno in cui le donne del posto, stanche del massacro
dei loro uomini, rinchiusero Matelda nella torre del castello, conosciuta da
allora come Torre del Diavolo, fino a farla morire di fame e di stenti. Secondo
molte testimonianze ancora oggi il fantasma di Matelda si agirerebbe inquieto nelle
vicinanze del castello di Poppi, sempre alla ricerca di nuove passioni, di
altri uomini da ammaliare. Gli avvistamenti dello spettro di Matelda potrebbero
essere un indizio dell’effettiva possibilità di una presenza sovrannaturale nel
castello di Poppi, ma potrebbero anche essere dovuti alle forti suggestioni che
può suscitare la memoria delle scellerate gesta di una conturbante e spietata
femme fatale come la contessa Matelda.
Scalinata del castello |
TC