Testo antico con le descrizioni di alcuni Kappa |
I kappa sono delle creature acquatiche conosciute fin dal medioevo della tradizione giapponese. I Kappa vengono raffigurati già nei testi antichi come essere antropomorfi, delle dimensioni di un bambino, con fattezze anfibie e a volte con un carapace simile a quello delle tartarughe. La loro testa è dotata di una zona concava, priva di peli, che conterrebbe dell’acqua e la loro pelle è completamenti verde. Le loro mani e piedi sono palmati, permettendo ai Kappa una vita acquatica nei laghi e nei corsi d’acqua giapponesi.
Sono considerati esseri pericolosi in quanto rapirebbero
i bambini e violenterebbero le donne; inoltre nella leggende si narra che si
nutrano delle interiora degli esseri umani. Si pensa che la leggenda dei Kappa sia nata dall’avvistamento
della salamandra gigante giapponese: anfibio lungo oltre il metro che vive nei
fiumi di montagna nipponici. Tuttavia alcuni sostengono che i Kappa siano creature
reali. Infatti la famiglia Miyakonijo Shimazu avrebbe conservato dei resti (un
braccio e una gamba) di un Kappa che fu ucciso su un fiume nel 1818. Verità o
finzione?
Per adesso tutti i resti dei Kappa analizzati si sono
dimostrati artificiali, ovvero artisti del periodo Edo (1603-1867) crearono con
resti di altri animali mummie del piccolo mostro. Esistono anche delle foto con presunti avvistamenti di Kappa ma è difficile stabilire l'autenticità di questi scatti. Per ora quindi la figura dei Kappa rimane rilegata ancora alla sfera del mito.
DMS