Ricostruzione dell'essere umanoide uscito dal fiume Po |
Nell’ambito della storia degli avvistamenti di alieni in Italia assunse particolare rilevanza una serie di eventi verificatisi nella campagna delle province di Rovigo e Ferrara tra il 1986 e il 1989. Si trattò di avvistamenti verificatisi in più occasioni, prevalentemente lungo il Po e lungo il Canal Bianco; vari testimoni riferirono di aver visto strani esseri umanoidi con una testa di dimensioni assai pronunciate, di altezza superiore a due metri, con mani palmate e piedi con artigli (denominati poi Homo saurus); inoltre molti altri testimoni riferirono di globi luminosi che solcavano il cielo della zona o che si immergevano nel Canal Bianco. Furono anche scoperte quelle che sembravano grandi orme di esseri sconosciuti, caratterizzate da tre dita e unghie lunghe e a punta. Forse l’evento più straordinario di quel periodo di avvistamenti fu nel 1989 il rinvenimento sulle rive del Po di alcuni bizzarri resti (vicino a Cologna, in provincia di Ferrara), che avevano l’aspetto di frammenti di quella che pareva la carcassa di uno strano rettile, sparsi per decine di metri. I resti furono fatti analizzare dall’Istituto di Zoologia dell’Università di Ferrara; l’incredibile risultato delle analisi fu che la sostanza di cui erano composti gli strani residui era di origine sintetica. Tutta questa mole di fenomeni, avvistamenti e bizzarre scoperte costituisce senza dubbio uno dei più consistenti indizi mai scoperti in Italia a sostegno delle tesi degli ufologi, ma potrebbe trattarsi di eventi scientificamente spiegabili, che però ci pongono innumerevoli domande, alle quali non è ancora possibile rispondere.
Impronta di Homo saurus |
Ricostruzione dell'impronta |