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sabato 29 aprile 2017

Fantasmi - Lo spettro di Villa Mansi


Villa Mansi


Oggi vi racconteremo la cupa storia di Lucida Samminiati, nobildonna lucchese del XVII secolo. Lucida sposò il facoltoso gentiluomo Gaspare di Nicolao Mansi, di parecchi anni più anziano di lei. Pare che Lucida fosse incredibilmente bella e che il suo temperamento fosse quello di una donna spregiudicata alla ricerca di avventure extraconiugali sempre nuove. Lucida Mansi viveva nel culto della sua stessa avvenenza, che ammirava nei numerosi specchi con cui aveva fatto ricoprire una sala di Villa Mansi, a Segromigno. La leggenda popolare ci dice che fosse vanitosa al punto di arrivare a prendere la decisione di vendere la sua anima al diavolo allo scopo di preservare la sua bellezza nel tempo; un giorno del 1649 il diavolo avrebbe reclamato inesorabile la sua anima, strappandola per sempre a questo mondo. Secondo il mito lo spettro di Lucida Mansi, dall’aspetto di una donna bella e affascinante esattamente come in vita, da allora si specchierebbe nel laghetto dell’orto botanico di  Lucca, proprio come faceva in vita quando rimirava la sua immagine negli specchi di Villa Mansi:  avvicinandosi al laghetto sarebbe possibile vedere il meraviglioso viso di Lucida riflesso nell’acqua. Le suggestioni popolari hanno probabilmente trasfigurato l’indole dissoluta e vanitosa di una donna di incredibile avvenenza, e ci hanno tramandato la storia del suo patto con il diavolo e del suo vanitoso fantasma, regalandoci in questo modo un mistero forse razionalmente spiegabile ma sicuramente ricco di fascino e sensualità.

Laghetto dell'orto botanico di Lucca

TC